DEMOCRAZIA CRISTIANA PER LA SICILIA: Ricorsi e verità.

Abbiamo inserito oggi, 31/12/2010.

Ricorsi e verità : Dichiarato inammissibile il ricorso in merito alla contestata titolarità del simbolo dello scudo crociato-libertas. Pizza verso le dimissioni ? > Colonna al centro (è possibile lasciare commenti)

Alessi e Pizza: Lettere "aperte" e lettere "chiuse". Con la scusa delle alleanze, i due se la dicono tutta. > > Colonna al centro (è possibile lasciare commenti)

Per chi vuole collaborare: dc.sicilia@alice.it

AUGURI. L'Anno 2011 sarà l'anno della d.c.

31 dicembre, 2010

Ricorsi e verità.

Dichiarato inammissibile il ricorso in merito alla contestata titolarità del simbolo dello scudo crociato con la scritta Libertas. Pizza verso le dimissioni ?

Rigettando sia la domanda proposta dalla DC che quelle proposte dal Cdu, Udc e Ppi, la Cassazione ha finalmente permesso il passaggio in giudicato (e cioè non più appellabile) della pronuncia emessa dalla Corte di Appello di Roma in data 23 Marzo 2009 che in buona sostanza ha impedito l’uso esclusivo del simbolo a tutti i contendenti. Pizza dovrà prenderne atto in relazione alle sue reiterate dichiarazioni di pronte dimissioni in caso di rigetto del ricorso in Cassazione.

Vedi la nota redazionale al sito Democrazia Cristiana Per L'Italia

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Una pagina di Storia nella citta di Sturzo.

La regionalizzazione è una realtà giuridica anche in Sicilia, dove, a Caltagirone, il 17/10/2010, nella storica sede sezionale dedicata al grande sacerdote statista, don Luigi Sturzo, i Congressisti regionali che, lo scorso 30 luglio, l’ avevano deliberato si sono ritrovati per la firma dello storico atto costitutivo di Democrazia Cristiana Per La Sicilia. L’atto è stato firmato da cinquanta fondatori, in testa l’on. Alberto Alessi, confermato Segretario Politico Regionale, seguito dall’avv. Carmelo Cinnirella, Segretario Politico Sezionale, e dal dott. Giuseppe Manzella, nominato Segretario Amministrativo. Tra i fondatori, gli importanti protagonisti della nuova vita della D.C. nell’isola: l’ing. Giorgio Bongiorno, il dott. Giuseppe Castiglia, il sig. Giovanni Gulizia, il prof. Pellegrino Leo, il dott. Enrico Lo Curzio, l'ing. Egidio Giumento, il dott. Mario Maniaci, la dott.ssa Pinella Miano, la dott.ssa Angelica Monteleone, e il sig. Salvatore Patti. I fondatori hanno anche individuato la prima quota sociale, in euro 20,00, riservando alle Sezioni il 50% della stessa e stabilito che il primo Congresso del Partito così regionalizzato si celebrerà entro e non oltre il 20/02/2011 e ad esso parteciperanno con diritto di voto tutti i fondatori e quanti Commissari nominati avranno ricostituto la Sezione entro il 31/01/2011. La sede è stata fissata a Caltagirone presso la sede sezionale. Assente giustificato il sen. Giuseppe Lo Curzio, che ha fatto pervenire i suoi calorosi auspici. A conclusione dell’incontro, tra abbracci commossi e incoraggiamenti, l’on. Alberto Alessi ha ringraziato i democristiani di Caltagirone, esprimendo solidarietà per tutta la Dirigenza per i vili attacchi subiti nelle ultime settimane per opera di sconsiderati utilizzati da ambienti di palese malaffare. Particolarmente significativa è stata la consegna, dalle mani dell’On. Alberto Alessi, delle nomine dei primi 60 Commissari comunali in Sicilia, nominati con penalità di decadenza se non avranno ricostituito la sezione entro una precisa data. Il più giovane Commissario è di Grammichele: Juri Manzella. Le prossime nomine riguarderanno altri 40 Commissari.

Provincia per provincia, i Comuni interessati alla nomina di un Commissario sezionale.

AGRIGENTO > Aragona, Campobello, Licata, Canicattì, Casteltermini, Favara, Licata, Menfi, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Ribera e Sciacca.

CALTANISSETTA > Gela, Mazzarino, Mussomeli, Niscemi, Riesi e San Cataldo.

CATANIA > Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant'Antonio, Acireale, Adrano, Belpasso,Biancavilla, Bronte, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Grammichele, Gravina di Catania, Mascali, Mascalucia, Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, Palagonia, Paternò, Pedara, Ramacca, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, Sant'Agata Li Battiati, Scordia, e Tremestieri Etneo.

ENNA > Barrafranca, Leonforte, Nicosia, Piazza Armerina e Troina.

MESSINA > Barcellona Pozzo di Gotto, Capo d'Orlando, Lipari,Milazzo, Patti, Santa Teresa del Riva, Sant'Agata di Militello e Taormina.

PALERMO >Altofonte, Bagheria, Belmonte,Mezzano, Capaci,Carini, Castelbuono, Casteldaccia, Cefalù, Cinisi, Corleone, Ficarazzi, Misilmeri, Monreale Partinico, Santa Flavia, Termini Imprese, Terrasini e Villabate.

RAGUSA >Comiso, Ispica, Modica, Pozzallo, Scicli e Vittoria.

SIRACUSA> Augusta, Avola, Carlentini, Floridia, francofone,Lentini, Melilli, Noto. Pachino, Palazzolo Acreide, Priolo Gargallo,, Rosolini e Sortino.

TRAPANI > Alcamo, Campobello di Ma zara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco Partanna,Salemi e Valderice.

Un breve profilo del nostro Segretario Regionale, on. Alberto Alessi

Alberto Alessi è nato a Caltanissetta il 30/5/1939 ed ha due lauree - in Giurisprudenza. e in Scienze Politiche con diritto alla pubblicazione della tesi - oltre ad essere diplomato con lode in pianoforte presso il Conservatorio “V.Bellini” di Palermo. Professionalmente è stato assistentein Storia Moderna presso la Facoltàdi Giurisprudenza di Palermo; dirigente ENI, quale Assistente del Presidente per le Relazioni esterne eassistente del Direttore Generale del Ministero delle PP.SS. presso la Segreteriatecnica. La sua attività politica inizia da consigliere comunale a Palermo e prosegue come deputato per tre legislature, nel corso delle quali è componente delle Commissioni Giustizia, Attività Produttive ed Esteri. Ha presentato numerosi progetti di legge, oggi leggi dello Stato. Ha rappresentatola Commissione Esteri

LA SEDE DELLA SEZIONE LUIGI STURZO DI CALTAGIRONE NON CHIUDERA'

Risolto il problema della gestione della sede della Sezione Luigi Sturzo di Caltagirone, divenuta sede regionale del Partito e pertanto luogo di ritrovo in Sicilia dei democristiani siciliani e non solo.

La sede della Sezione “Luigi Sturzo” è allocata a soli cento metri dal sepolcro del grande Don Luigi Sturzo. La raggiungono da tutte le parti d'Italia per riflettere sul futuro del centro. Come si ricorderà, i circa di dieci soci caltagironesi che ne garantivano i costi di gestione, lo scorso giugno 2010, denunciarono il mancato sostegno economico promesso dal Segretario nazionale a seguito della inaugurazione avvenuta il 4 ottobre 2009, e preannunciarono la chiusura dei locali se entro ottobre del c.a. non ci sarebbero stati segnali di attenzione al problema. Segnali che sono arrivati puntualmente con la assegnazione dei locali al Comitato Regionale, giusta decisione del Congresso dello scorso 30/07/2010 e per volontà del suo Segretario Regionale, on. Alberto Alessi. In questi giorni tutti i componenti del Comitato regionale e i Commissari sezionali nominati stanno contribuendo ciascuno con l'importo di euro cento spedito sul c.c. di Democrazia Cristiana per la Sicilia. Chi intenderà contribuire, dovrà contattare il neo Segretario Amministrativo Regionale, dott. Giuseppe Manzella, ai nn. 3343264555, 3348009958 o recarsi presso la sede stessa, nell’unico giorno di venerdì, dalle ore 16 alle ore 20,oo.

CIVILTA' LONTANE (?)

L’amara consapevolezza della costante pratica della nostra vigliaccheria nel rubarci l’uno con l’altro il superfluo o ancora peggio il necessario

di Giorgio Bongiorno

Il rito funebre odierno in memoria dei caduti in quel lontano Afganistan può lasciare il dubbio se ne valga la pena o se invece tutto ciò sia inutile. Mi è allora venuto in mente che una diecina di anni addietro tale Michele D’Arcangelo, grande amico di Arafat, mi donò il suo volume di poesie, scritte dagli anni 67 agli anni 96 del Novecento, dedicate a coloro che hanno combattuto ed ancora oggi combattono per la liberazione delle Palestina. Da questo volumetto, venduto in tre milioni di copie nei paesi arabi e quì edito dalla Swan con traduzione italiana dal titolo “il paradiso è all’ombra delle spade”, ho intuito quanto sia difficile comprendere il mondo islamico per un Europeo, per quanto eroico e forte possa essere il suo carattere. Basti pensare che l’ombra evoca la pace di una oasi e la spada quella della libertà da conquistare perennemente, ma con il cuore costantemente arido ed assetato di dolcezze. A parte l’idioma molto diverso e le parole intrecciate con l’anima da cui piove solo sentimento, il lettore riesce appena a sfiorare i loro motivi esistenziali, ma solo a condizione che sia libero da se stesso come fosse appena nato ed incerto tra il desiderio dell’acqua e del nutrimento materno. Se penso alla miriade di altre inutilità cui siamo sempre più legati in questo nostro mondo, che perciò chiamiamo civile e confortevole, per le quali arriviamo ad ucciderci anche tra parenti, il confronto lascia in bocca l’amara consapevolezza della costante pratica della nostra vigliaccheria nel rubarci l’uno con l’altro il superfluo o ancora peggio il necessario. Si ! Ritengo proprio che queste morti siano inutili, perché è inutile morire per un mondo incompreso ed incomprensibile, ove rischiamo di apparire solo arroganti anche quando vogliamo insegnare il meglio di noi stessi a chi rifiuta di apprendere, ma solo perché sa tutto ciò che c’è da sapere da secoli. Non è facile sostituire il nostro modo di vivere fortemente appesantito da dubbi con quello in cui loro credono fermamente e che vogliono conservare.

E fu l’ora di Moretti.

Provano a farlo fuori ma finiscono per fargli trovare le ragioni per non mollare e anzi rilanciare. Adesso è alla prova di coerenza.

Il venticello romano racconta di una storiella incredibilmente vera. Il tutto accade la sera del ventitrè settembre duemiladieci, alla vigilia della riunione della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana.

Al tavolo i quattro plenipotenziari: illombardo, il campano, il romano (altrimenti detto“sterminator”) e il pisano (altrimenti detto “il contatombini”). L'oggetto dell'incontro non è il bene della Democrazia Cristiana ma l'eliminazione dai vertici del Moretti, chè avrebbe fatto il suo tempo, e contemporaneamente come rendere ancora più forte il potere di condizionamento del campano nella Segreteria Politica. Il tutto in vista della revisione dell'Ufficio politico nazionale annunciato nell'o.d.g. della riunione del 24/09/2010, mai pervenuto all’avvocato di Caltagirone, affinché avesse difficoltà a partecipare (obiettivo peraltro raggiunto) e potesse essere facile buttarlo fuori dall’Ufficio Politico (reo di avere difeso la dignità dei democristiani siciliani al fianco di Alessi). Gli spifferi metropolitani rimangono allibiti (Min….!!!) I pianificatori dell'operazione sono il campano e il romano. Pensano: “Fatto fuori (?) in Sicilia e a Roma Alessi, è ora l’ora di Moretti. Poi penseremo a Grippo e infine a Manti”….Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi.. Nella riunione informale del mattino e nella Direzione Nazionale, l’imprevisto: Moretti dichiara di non essere disponibile a ricoprire incarichi e addirittura dà una lezione di stile e di amore al Partito sulla quale riflettere. In un Partito di grandi e grossi fantasiosi strateghi e trafficanti di balle Moretti che ti combina a questo punto ? Passa a scrivere umilmente l'o.d.g. politico, fa una relazione sull'attuale momento istituzionale, ricolloca la Democrazia Cristiana nel suo alveo naturale in materia elettorale, e richiama tutti sui valori dell'unità interna come condizione imprescindibile per stare insieme e andare avanti: un discorso da vero leader, come non se ne sentivano da tempo!!!. Altro che l'introduzione del conifero e gli interventi dei suoi "rami bulgari". Botta finale: Moretti si astiene e coinvolge il lombardo in sede di ratifica del congresso farsa siciliano di fronte alla insensibilità sul dovere della legalità e della trasparenza delle regole interne. Bene! A questo punto delle cose anche l’On.le Moretti dovrà mostrare quanto tiene a questa D.C. Scelga se scendere o meno in campo contro questa gestione che nel silenzio sta uccidendo la storia e la cultura della Democrazia Cristiana. Fuori c'è un mondo di riferimento ai nostri valori che attende che "onesti democristiani" escano dai palazzi della virtualità e affrontino le ragioni vere della nostra militanza. La Sicilia è pronta a farlo. E qui Moretti può sentirsi tra amici veri e pieni di sola passione politica.

DEMOCRAZIA CRISTIANA PER LA SICILIA

31 dicembre, 2010

Ricorsi e verità.

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